Leo Amici
mite e dolce nell'amore verso il prossimo
ha messo a disposizione tutto di sé
facendosi carico di ogni altrui bisogno.
NOTE BIOGRAFICHE
Leo Amici
Già da piccolo si distingue per la sua bontà.
Frequenta la scuola fino alla terza elementare.
Partecipa alla seconda guerra mondiale arruolato in marina.
È minatore in Francia, operaio nelle ferrovie e commerciante. Compie lunghi viaggi e dovunque la sua bontà lascia tracce indelebili.
Si sposa con Ivana nella parrocchia del suo paese, dove aveva ricevuto il battesimo, la prima comunione e la cresima.
Negli anni ‘60 e ‘70 è a Civitavecchia.
Nella sua casa confluiscono persone che, sentendo parlare della sua generosità e del suo altruismo, gli chiedono aiuto.
Egli corrisponde trasmettendo loro pace, serenità e voglia di vivere.
Rafforzandone lo spirito, numerosi malati guariscono e giovani – anche tossicodipendenti – con il suo aiuto, vivono liberi e realizzati nella società.
A chi vuole ripagare in denaro il favore ricevuto, risponde: «Tu sai a chi darlo, quando sei guarito, sei felice e ami il tuo prossimo, tu mi hai ripagato».
Diventa spontaneo per tutti avvicinarsi a lui e parlare a cuore aperto. Tiene incontri in Italia, ma anche in Europa, Africa, Australia e America corrispondendo ai grandi interrogativi dell’uomo.
Il suo carisma è nell'amore per il prossimo («non dirmi chi sei stato, dimmi chi sei»), nel rispetto per ogni credo («il primo verbo che rispetto è la libertà»), non chiede così né la tessera di un partito, né l'appartenenza religiosa.
Il suo ultimo impegno è realizzare il progetto umanitario del Lago di Monte Colombo (RN) che comprende la costruzione di un centro per la salute, una casa per anziani, una per bambini abbandonati e spazi per la socializzazione dei giovani.