VITA
LE MALELINGUE
«Parla male solo chi non mi conosce e non viene a constatare di persona.»
«Con gli insulti che ricevi ci corazzi la tua fede»
Leo Amici ha lavorato la terra, amato la gente, i poveri, accettando anche le mentalità più lontane dalla sua
Ha subito, nel silenzio e con il sorriso, torti e malelingue, superando gli ostacoli posti anche dalla stessa gente che egli continuava ad amare, senza tradire mai la sua natura.
Non è mai salito in cattedra e non ha mai imposto il suo pensiero.
L’essere cristiano è stata una costante nei suoi fatti quotidiani, così come la fede che ha saputo trasmettere al suo prossimo.
Egli non amava parlare di sé, se non per trasmettere i veri valori della vita ed il giusto comportamento e ripeteva che dal frutto si poteva constatare se la pianta era sana.
Era un uomo semplice, dunque, senza pregiudizi, che si faceva carico delle sofferenze e dei problemi altrui e sapeva che ognuno può ricredersi e cambiare la propria direzione.
«La realtà dei fatti è che il falso si sgretola, non dura a lungo e la verità prima o poi viene a galla.
Non siamo degli illusi, camminiamo con i piedi per terra.
Se ci insultano non scattiamo con violenza perché comprendiamo: conosciamo il male e sappiamo che si può essere presi da quella materia.
Prima di porgere l’altra guancia, tutto superiamo con l’arma dell’amore.
Allora chi siamo?
Certamente amici.»
Leo Amici